Mi chiamo Elisabetta ed ho 67 anni . Sono affetta da due anni da un lichen planus orale in fase erosiva . Questa malattia si presentò ,in forma molto lieve , nel Maggio del 2007 . Visita dermatologica , colluttorio , tre giorni di cortisone e tutto finì . Si è poi ripresentata , sempre in forma lieve negli anni successivi . Sempre controllata con cortisone in loco . Dall'Aprile del 2017 è esplosa con forme ulcerose , erosioni sulla guancia sinistra e sulla parte interna della lingua , sempre a sinistra .Devo dire che leggendo il vostro sito e leggendo alcune storie mi sono sentita molto in imbarazzo . La mia malattia è " banale " rispetto a quanto letto . Una caratteristica però me la ritrovo : quella di essere in presenza di una solitudine ( scusate il pasticcio di parole ) sia come pazienti ( non conosco nessuno con cui confrontarmi su quello che provo ) e come medici . Tutti quelli che ho incontrato sia dermatologi , otorini, stomatologici ,hanno un protocollo al quale attenersi . Ormai lo conosco bene e francamente è questa la parte che mi rattrista e che mi fa sentire questo senso di solitudine . Un medico non dovrebbe " prendersi cura del paziente " Perchè ogni volta che incontro un nuovo medico mi rendo conto che per lui /lei sono " il protocollo del lichen " ?