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Le Uveiti: patologia e trattamento |
Mer. 09 Maggio 2012 08:25 |
A cura del Centro di Riferimento Regionale Per uveite si intende un processo infiammatorio a carico di alcune strutture dell'occhio ed in particolare del segmento anteriore (a prognosi generalmente buona), del segmento intermedio e del segmento posteriore (a prognosi talvolta meno favorevole). Le uveiti possono essere classificate in base alla loro localizzazione (anteriore, intermedia, posteriore e panuveite quando interessa tutte le strutture dell'occhio), al decorso clinico (acuto, cronico, recidivante) ed infine in base alla mono o bilateralità. Le uveiti anteriori rappresentano in occidente il tipo più frequente e costituiscono il 90 % circa dei casi di uveite che si presenta al medico di medicina generale; queste forme solitamente sono caratterizzate da “arrossamento dell'occhio”, ma anche da dolore ed offuscamento della visione (questi ultimi 2 elementi devono particolarmente indirizzare il paziente verso lo specialista oculista). Le uveiti intermedie e quelle posteriori rappresentano un problema oculistico più importante, in quanto possono essere responsabili di riduzione permanente della visione. Molteplici possono essere le cause di uveite:
La terapia delle uveiti varia sostanzialmente in base alla localizzazione ed alla patologia sistemica di base. Le uveiti anteriori solitamente rispondono in maniera favorevole alla terapia con cortisonici locali; nei casi resistenti possono essere necessari cortisoni per os od altri farmaci come il metotressato o la ciclosporina. La terapia delle forme intermedie e posteriori solitamente si bassa sull'utilizzo del cortisone per via sistemica e, nei casi resistenti, di terapie immunosoppressive “tradizionali” (ciclosporina, metotressato, azatioprina e micofenolato) o “biologiche” (inibitori del TNF-alfa principalmente) |